Negli ultimi tempi l’intelligenza artificiale ha fatto grandi passi avanti. Dalla scrittura alle immagini, fino ad arrivare alla creazione di veri e propri video. ChapGPT di OpenAI ha dato un po’ il via alle danze e tante altre aziende hanno seguito i loro passi come Microsoft con Bing e Google con il suo Google Bard.
In questo articolo vediamo come funziona Google Bard e quali sono le differenze con ChatGPT.
Argomenti del post:
Cos’è Google Bard
Google Bard è l’intelligenza artificiale creata da Google per competere con ChatGPT e Bing. Si basa sul linguaggio PaLM 2, con più di 540 miliardi di parametri ed è in grado di rispondere a domande e dare agli utenti risposte (anche se non sempre) precise su qualsiasi argomento.
Così come ChatGPT, Bard impara da ogni input che riceve: il che significa che più viene utilizzato dagli utenti, più è capace di migliorare e rispondere sempre più accuratamente.
Al momento è ancora in fase sperimentale, dunque potrebbe essere meno preciso rispetto a ChatGPT.
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Come funziona Google Bard
Puoi accedere semplicemente andando su bard.google.com e fare il login con il tuo account Google.
Ti basterà chiedere qualcosa scrivendo nell’apposita casella e nel giro di qualche secondo l’intelligenza artificiale ti scriverà la risposta.
Se non sei soddisfatto della risposta puoi sempre chiedere di modificare qualche aspetto e Bard risponderà alla tua richiesta.
Può essere utilizzato per scrivere un email, la didascalia di un post Instagram o può aiutarti nel trovare gli hashtag adatti per i tuoi contenuti. Può aiutarti nel creare un codice per il tuo sito o la tua app o creare tabelle dettagliate simili ad Excel.
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Differenze tra Google Bard e ChatGPT
Poco alla volta Google Bard viene aggiornato con nuove funzioni, seguendo la strada di ChatGPT. A differenza di ChatGPT, però, è molto più sintetico e meno preciso nelle risposte.
Mentre il chatbot di OpenAI è più esaustivo e riesce a spiegare anche concetti complessi in modo semplice.
Una nota positiva di Bard è la possibilità di scegliere tra diverse risposte: ad ogni domanda l’intelligenza artificiale scrive almeno 3 proposte, visualizzabili cliccando su “Visualizza altre bozze”. Questa cosa su ChatGPT non c’è, ma bisogna chiedere al chatbot di scrivere un’alternativa.
Su Bard è anche possibile cliccare su “Cerca su Google” per approfondire un determinato argomento su siti web esterni a Bard.
In linea generale, al momento, preferisco ChatGPT per la sua esaustività nelle risposte e la maggior precisione (soprattutto se parliamo di GPT-4).
Ma Bard è ancora in fase sperimentale e sicuramente con i prossimi aggiornamenti potrà raggiungere la concorrenza, grazie anche alla mole di dati che genera Google tramite le sue ricerche.